Come cucinare il baccalà alla vicentina: la ricetta originale passo passo

Il baccalà alla vicentina è uno dei piatti simbolo della cucina italiana, originario della città di Vicenza. La sua preparazione richiede un po’ di pazienza e attenzione, ma il risultato finale ripaga ampiamente lo sforzo. Questo piatto è caratterizzato da un sapore intenso e da una consistenza morbida, perfetto per essere servito sia a pranzo che a cena. Scopriremo insieme i segreti di questa ricetta tradizionale, esplorando gli ingredienti necessari, il procedimento passo dopo passo e alcune varianti che possono arricchire il piatto di sapore.

Per preparare il baccalà alla vicentina, è fondamentale scegliere il giusto tipo di baccalà. La qualità del pesce influisce notevolmente sul risultato finale, perciò è consigliabile optare per baccalà di buona qualità, che abbia un aspetto compatto e un profumo fresco. Inoltre, il procedimento di dissalatura è cruciale; si deve immergere il baccalà in acqua fredda per due o tre giorni, cambiando l’acqua almeno una volta al giorno. Questo passaggio è indispensabile per rimuovere l’eccesso di sale che caratterizza il pesce essiccato.

Gli ingredienti fondamentali

Per preparare questa ricetta classica, gli ingredienti utilizzati sono relativamente semplici ma essenziali. Oltre al baccalà, servono cipolle, pomodori pelati, latte, olio d’oliva, prezzemolo, aglio e pepe nero. Alcune ricette prevedono anche l’aggiunta di acciughe e capperi, che possono arricchire ulteriormente il piatto con delle note salate e saporite.

Il latte è un ingrediente distintivo, poiché contribuisce a conferire al baccalà una consistenza cremosa durante la cottura. L’olio d’oliva non solo serve per rosolare gli ingredienti, ma arricchisce il piatto con il suo aroma caratteristico. Il prezzemolo e l’aglio vengono spesso impiegati per esaltare il sapore del pesce, mentre il pepe nero aggiunge quel pizzico di piccantezza che completa la ricetta.

La preparazione: un procedimento semplice ma dettagliato

Iniziamo con la preparazione del baccalà. Dopo averlo dissalato, sciacquatelo bene sotto acqua corrente e asciugatelo con un panno. Una volta pronto, potete procedere a tagliarlo in pezzi di dimensioni uniformi. È importante che i pezzi siano abbastanza grandi da resistere durante la cottura, senza sfaldarsi.

In una casseruola capiente, scaldate un generoso filo d’olio d’oliva e aggiungete la cipolla affettata sottilmente. Fate soffriggere a fuoco lento fino a quando non sarà diventata trasparente, facendo attenzione a non bruciarla. A questo punto, potete aggiungere il pesce e rosolarlo leggermente da ogni lato. Questo passaggio è fondamentale per sigillare i succhi del baccalà e mantenere intatto il suo sapore.

Dopo aver rosolato il baccalà, aggiungete i pomodori pelati spezzettati e il latte. Proseguite con una cottura dolce e lenta, coprendo la casseruola con un coperchio. La cottura dovrebbe durare circa 30-40 minuti, a fuoco basso. Durante questo tempo, assicuratevi di mescolare di tanto in tanto per evitare che il pesce si attacchi al fondo della pentola.

Infine, circa cinque minuti prima della fine della cottura, aggiungete il prezzemolo tritato, l’aglio e una generosa spolverata di pepe nero. Questi ingredienti non solo arricchiscono il piatto, ma offrono anche freschezza e profumo.

Servire e gustare

Una volta che il baccalà è cotto a puntino, è il momento di servirlo. Questo piatto si sposa bene con polenta, ma può essere abbinato anche a purè di patate o a un semplice contorno di verdure grigliate. Cospargete il piatto con un po’ di prezzemolo fresco per dare un tocco di colore e freschezza.

Un altro aspetto fondamentale è la temperatura di servizio. Il baccalà alla vicentina è delizioso sia caldo che a temperatura ambiente, il che lo rende un’ottima scelta anche per pranzi o cene in compagnia. Non dimenticate di accompagnarlo con un buon vino bianco, che esalterà ulteriormente i sapori del piatto.

In conclusione, il baccalà alla vicentina è un piatto ricco di storia e tradizione, che racconta molto della cultura gastronomica veneta. Sperimentare questa ricetta nella propria cucina è un modo per avvicinarsi alla tradizione culinaria italiana e per deliziare i propri ospiti con un piatto ricco di sapore e di passione. Con la giusta attenzione alla qualità degli ingredienti e un po’ di pazienza nella preparazione, potrete ricreare l’autenticità di un piatto amato in tutto il paese. Buon appetito!

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